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Kate

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lunedì 24 gennaio 2011

Soffri di una strana malattia. Forse, una delle più diffuse al mondo.

Ha un nome strano, difficile da ricordare. Il suo nome l'ho letto un po' di tempo fa sul dizionario. Si chiama: ATELOPHOBIA.
Non sapevo il significato di questa parola e mi sono messa a cercare qualcosa di più. D'altronde, non potevo accontenarmi di una semplice frase. Se ne dicono tante su questa malattia: alcune informazioni sono vere, altre sono delle fandonie. Questa malattia colpisce tutte le persone come te che hanno paura dell'imperfezione. Quella paura che ti divora ogni giorno. Parlo proprio di lei: la paura dell'imperfezione. I sintomi più diffusi sono quelli di non essere mai abbastanza, nè per se stessi, nè per gli altri. Non c'è bisogno di conoscere altri dettagli, so già che tu li conosci fin troppo bene. Non ti consiglio medicinali, non ne esistono per il tuo caso. Ti dico solo di essere te stesso. Tre dosi di felicità al giorno, tre cucchiai di umorismo,  una bottiglia di autostima e guarirai in pochissimo tempo.{copyright © }

In ogni situazione bisogna trovare le parole giuste.

E ci sono proprio alcuni momenti che nella tua mente appaiono così malinconici e scuri, quando l'unica cosa di cui ha bisogno è un amico. E' un'anima che è pronta ad ascoltarti in ogni situazione. Sempre al tuo fianco, sempre dalla tua parte. Disponibile ad ascoltare tutti i problemi e tutti i dubbi di qualsiasi persona. E' così premurosa, che riesce a scrollarti quel pessimismo che ti ritrovi dentro e con un tono rassicurante riesce a dirti che "no, non è ancora finita." Qualche volta, prova a scrutare meglio dentro quest'anima preziosa. Anche lui è invaso dalle sue mille paure e dai suoi momenti di malinconia, ma è così perfetto che riesce ad affondare tutto questo nel suo cuore. {copyright © }

Qualcuno diceva che quando il mondo ti volta le spalle non devi fare altro che voltargliele anche tu.

Non credo che sia così . Puoi voltargli le spalle per un po' di tempo ma non può durare per sempre. Dopo tutto , cosa ci guadagni? Il mondo ti abbandonerà e tu che cosa farai? Ti chiuderai in te stessa a buttarti addosso chissà quali colpe e affogando nei tuoi mille dubbi? Devi solo riprenderti la tua vita in mano, pezzo per pezzo e ricominciare. Non tutto d'un colpo, non subito ma devi ricominciare . E quando ti rialzi non lo fai per gli altri ma solo per te stessa. La prima persona al mondo che deve stare bene ed essere felice sei tu, solo tu. Gli altri sono soltanto dei pezzetti di un puzzle che formano la tua esistenza . {copyright © }

Spesso vorrei riuscire a dimostrare al mondo una percentuale in più di quello che sono realmente.

Ma non è così facile. E' come sapere di avere le ali ma non riuscire a volare. E sai di poter dare al mondo tanto, addirittura il meglio di te, ma resti immobile e imprigionato dalle mille incertezze. Incertezze inutili e insensate, in fondo. Proprio quelle che ti impediscono di aprirti al mondo. A volte ti senti così, come un uccellino che guarda fuori dalla finestra e sa di avere sempre una difficoltà in più per andare ad esplorare il mondo. {copyright}

Caro Babbo Natale, eccomi qui a scriverti dopo tanto tempo.

L'ultima volta che ti ho scritto avevo crica otto anni ed ero seduta sulle gambe della mia mamma. Ero una bimba buona e ogni anno non ti chiedevo grandi cose: una bambola, un nuovo giocattolo, un peluce . . . Non avevi difficoltà nel trovare tutto questo. in fondo era tutto quello che desideravano le mie coetanee. E l'attesa del regalo^ Uuuh, che ansia. Ogni anno lasciavi il mio regalo sotto l'albero con un po' di anticipo. Eh sì, eri proprio un tizio birbante. Ogni volta che guardavo quel regalo, mille domande mi assalivano:"Sarà davvero il regalo che avevo chiesto? E se si è confuso con qualcun'altra bimba? E se è diverso da quello che desideravo io?" E non credere che la confezione avesse poca importanza, eh. Anzi, aveva un'alta priorità. Il colore, il fiocco, la forma, la dimensione: erano tutti elementi importanti per me. Poi arrivava il giorno di Natale e avevo sempre ciò che ti chiedevo. Sì, eri davvero bravo e non mi deludevi mai. E' passato un po' di tempo da tutto questo. Sono cresciuta e non mi accontento più di un semplice giocattolo. Adesso sono più esigente e rendo il tuo lavoro sempre più difficile. Allora, che ne dici? Comincio con la lista? Mmm . . . Non ti chiedo un anno di pace e serenità perchè è quasi impossibile che vada tutto alla perfezione. E poi, che senso ha se è tutto perfetto? Puoi regalarmi un po' di sicurezza e stima per me stessa. Beh si, sono sempre un po' confusa quando devo prendere una decisione e spesso mi sottovaluto. Okay, non voglio chiederti altro per me. E poi ci sono tante altre cose che vorrei chiederti ma tu le conosci già visto che sai leggere nel mio cuore ancora un po' da bambina. Ti aspetto, eh! Un abbraccio ai tuoi elfi e alla signora Natale.
Con affetto,
tua Kate. {copyright © } 

Manca poco al termine di questo 2010 e come al solito tutti pensano che l'anno che ci attende possa cambiare qualcosa.

Solite cazzate , solite scuse. Non può cambiare tutto da un giorno all'altro. Non è la data a fare la differenza . Siamo noi quelli che dobbiamo fare la differenza e soprattutto siamo noi a cambiare le cose e i fatti .
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E tra poco comincerà a sentirsi nell'aria l'atmosfera natalizia.

Ti sembra di vivere in un modo diverso , sono dei giorni che ti scaldano il cuore . Le luci colorate per le strade, i regali, l'attesa del Natale . E magari scende anche un po' di neve . Dopotutto , la cosa più bella del Natale è l'attesa . L'atmosfera unica e speciale che si percepisce solo in quei giorni . {copyright © }